L'Ozono è riconosciuto come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore, acari, muffe, etc…
(protocollo n° 24482 del 31/07/1996 del Ministero della Salute)
Non lascia residui e non richiede manutenzione, sanifica e disinfetta accuratamente ogni superficie e materiale con cui entra in contatto.
Il 14 Marzo 2020 nel sito ufficiale dell' ISCO3 (International Scientific Committee of Ozone Therapy) è stato profilato l'uso potenziale dell’ozono nella SARS-CoV-2 / COVID-19, attraverso un documento redatto sulla base delle conoscenze scientifiche fin qui maturate. Nel documento si parla primariamente dell'Ozonoterapia, ma viene ben trattato anche l'aspetto delle sanificazioni ambientali per mezzo dell'ozono.
Apparecchiatura conforme a:
- D.P.R. 303/56 - D. Lgs. 626/94
- Ministero della Sanità - protocollo n. 24482 del 31luglio 1996
- Direttiva 2014/30/UE e s.m.i.
- Direttiva 2014/35/UE e s.m.i.
e in particolare soddisfa le norme armonizzate:
- EN60335-1 e successive modifiche;
- EN55014-1 e successive modifiche;
- EN55014-2 e successive modifiche;
- EN61000-3-2 e successive modifiche;
- EN61000-3-3 e successive modifiche.
L’ Ozono prodotto è conforme a:
Protocollo n. 24482 del 07/1996 del Min. Sanità Italiana Reg. UE N.528/2012 (Regolamento sui biocidi)
L'apparecchio è inoltre costruito secondo le prescrizioni del D.Lgs 81/2008 “sicurezza nell’ambiente di lavoro”.
Regolamento CE 466/2001 ed ottempera alle prescrizioni 16/03/2001 ITL 77/1 GU delle Comunità Europee:
- Compatibilità elettromagnetica Direttiva EMC CEE 89/36 e succ. modifiche
- Sicurezza elettrica direttiva bassa tensione LVD 77/23 e succ. Modifiche
- CEI EN 55014-1(1998)
- CEIEN 61000-3-3 (1997)
- CEI EN 60335-2-65 (1997/11)
- CEI EN 6100-3-2 1995
- CEI EN 55014-2 (1998)
- CEI EN 60335-1(1995)
In genere si è fatto riferimento alle norme di buona tecnica.



